SEMINARIO YOGA E
SPIRALDYNAMIK
STEFANIA REDINI
BUERIIS (UDINE)
Domenica 03 marzo 2019
La vita danza in spirale
Con enorme piacere avremo nuovamente la fortuna di ospitare Stefania Redini a Udine con un nuovo ciclo di 4 incontri sullo yoga non-duale e sulla spiraldynamik.
La sede del seminario sarà presso l’Associazione Alba di Bueriis (fraz. di Magnao in Riviera – Udine)
Orario: dalle 8.45 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.30 circa
Il contributo richiesto per il seminario é di 70 € e l’adesione va mandata via mail entro il 28 febbraio 2019, il costo ridotto a 60 € per chi fa la pre-iscrizione entro il 31 gennaio 2019.
La quota potrà essere versata tramite bonifico bancario al conto corrente di Bindu Yoga, con casuale “Seminario Yoga”, IBAN IT 27 L 02008 63640 000001477484 Banca Unicredit, oppure in sede il giorno del seminario.
Al seminario possono partecipare anche le persone che non hanno seguito i precedenti incontri, l’attestato di partecipazione verrà rilasciato esclusivamente alle persone che avranno seguito l’intero percorso del ciclo formativo
Per info ed iscrizione:
steeve.dub@gmail.com
339.17.68.747
Programma:
- I incontro : Il nostro tempio è sostenuto dalle volte del piede e del bacino. I fondamenti : bacino vitale, lombari stabili, anche libere, ginocchia forti, piedi elastici. La spirale dell’arto inferiore. Guida alla comprensione pratica. Integrazione in una pratica di asana. Il respiro sostenuto nell’asana, l’energia è nutrita, il corpo si distende nell’attività. Integrazione mente/cuore : i presupposti. Stessi meccanismi, persone diverse.
La vita danza in spirale
Presentazione dei quattro incontri
Sappiamo che la terra su cui ci troviamo gira intorno al Sole, il quale porta in giro tutti i pianeti nella Galassia, la quale ci conduce a spasso nell’Univero…un movimento e un cambiamento di cui non si trova né inizio né fine : un volteggiare di sfere, cerchi, ellissi e spirali mostra la terribile bellezza della danza cosmica. Nella nostra Galassia corpo, viviamo gli stessi movimenti e trasformazioni, al cui fluire il più sovente resistiamo, per timore di lasciarci prendere da qualcosa che crediamo più grande di noi. E tuttavia il desiderio di comprendere, unificare, armonizzare si fa avanti.
E trova la sua attualizzazione in ricerche antiche o recenti, e in tutte esiste la stessa evidenza che nessun movimento, denso o sottile, è lineare : tutto è circolare. O che ciò che appare come una linea finirà col rivelarsi come parte di un cerchio assai più vasto. Yoga non duale del Kashmir nella linea di Eric Baret, eslporazione del corpo-mente come spazio, Spiraldynamik, riscoperta dell’essenza del movimento, sono espressioni diverse dell’intuizione universale “cosi in cielo come in terra”…
Le due prospettive si intrecciano, si completano e scambiano continuamente tra loro la verità del movimento in quanto precisione e libertà. Conoscere come funzioniamo, nel denso e nel sottile, è il nostro scopo, se ci è dato intuirlo. Presentire la Coscienza mentre siamo immersi nell’incantesimo di Maya, ecco il meraviglioso paradosso. La proposta è percorrere insieme ancora un cerchio di questa nostra spirale, sempre in movimento e trasformazione. Col nostro strumento, corpo-mente, anch’esso sempre in movimento e trasformazione.
Dal punto di vista più denso, il corpo passa incessantemente attraverso quattro momenti :
- stare, ergersi, nella naturale dignità e resilienza
- andare, muoversi, esprimersi nel mondo
- sedere, esplorare movimenti più sottili
- giacere, un tempo per l’anima
Dal punto di vista sottile, tutti questi movimenti li viviamo attraverso l’interazione cuore/mente. Se questa interazione non è chiara, genererà confusione nelle nostre emozioni, nei pensieri, nelle azioni. La non-dualità, Advaita, ci conduce ad esplorare le quattro modalità interiori in cui cuore e mente dialogano sempre, nell’emozione, nel sentimento, nel pensiero, nella visione. Immergerci disarmati nel loro interagire può aiutarci ad illuminare il nostro vissuto quotidiano. Conoscere la dualità, del movimento e del pensiero, significa essere nell’Uno, che è l’infinito a cui sempre tendiamo.
Nei nostri incontri esploreremo
- movimenti di preparazione, esercizi Spiraldynamik : rimodellare le articolazioni
- sequenza di applicazione in asana, per ridare spazi al respiro
- il movimento sottile, naturale distensione, espansione allo spazio
- la spirale dei quattro assi di dialogo fra mente e cuore
Stefania Redini
Incontra lo Yoga alla fine degli anni ‘70, con Frieda Den Haan, allieva di Swami Gitananda Giri di Pondicherry, e sotto la sua guida inizia la prima esperienza di trasmissione. Negli anni ‘80, segue una formazione con Andrè Van Lysebeth, integrando altri aspetti della pratica del respiro e del pranayama con Willy Van Lysebeth. Negli anni ‘90 frequenta l’Ashram di Arnaud Desjardins in Francia, cercando sempre più l’integrazione della visione non duale nella vita di tutti i giorni. Una formazione con T.K. Shribhashyam, figlio del celebre maestro T. Krishnamacharya sottolinea una visione dello yoga classico, con i suoi legami con l’ayurveda e con la filosofia indiana. Intorno al 2000 l’incontro con Eric Baret, che trasmette lo Yoga della Non Dualità nella linea del Tantrismo Kashmiro, apre finalmente la porta al sentire la profonda integrazione fra la pratica e la filosofia dello yoga. Negli stessi anni inizia una formazione continua con Yolande Deswarte, co-fondatrice della Spiraldynamik, arte e scienza del movimento umano