Molti di noi si identificano con il corpo, le azioni, i pensieri e le sensazioni. Cosi abbiamo cominciato a fare e a pensare quando eravamo giovani. Mi sembra invece che lei sostenga la falsità di questo processo di identificazione. Quale visione interiore può condurci ad una posizione di non-identificazione?
I suoi genitori le hanno dato un aspetto e un nome. La sua educazione e l’ambiente le attribuiscono molte qualificazioni e lei si identifica con esse.
In altre parole, la società le ha fornito l’idea di essere qualcuno. Perciò quando pensa a se stesso, pensa nei termini di un uomo dotato di tutte le qualità che accompagnano tale immagine. Questa accumulazione si è compiuta attraverso una serie di mutamenti dei quali lei è consapevole.
Può ricordarsi di quando aveva sette anni. Ricordare quando non aveva la barbara. Ciò indica che vi è un osservatore di questi mutamenti. La capacità di osservare il mutamento significa che il mutamento si fa in lei, ma lei non è nel mutamento, altrimenti come potrebbe osservarlo?
Perciò quello che realmente appartiene ad una visione interiore (per usare le sue stesse parole) è quello che non cambia in lei. Lei è il testimone di ogni cambiamento, ma questo testimone non cambia mai.
Perciò la vera domanda è : “come posso familiarizzarmi con il testimone”?
Jean Klein